Il Re Salomone

Un lungo regno

Figlio del re David e di Betsabea, Salomone venne designato come successore dal padre. La sua ascesa al trono fu contrastata dal fratellastro maggiore, Adonia che, appoggiato dal popolo, aveva già cercato di farsi incoronare re prima della morte del padre. Salomone, salito al trono nel 961 a.C., si liberò di Adonia uccidendolo ed eliminò i suoi sostenitori mandandoli a morte o condannandoli all’esilio.

Abbandonata la politica bellicosa del padre, si dedicò a rafforzare il regno sotto il profilo commerciale. Costituì a tal fine una potente flotta, ampliò il porto di Eziongeber sul Mar Rosso e costruì fortificazioni lungo le vie carovaniere. Il regno d’Israele divenne il crocevia del commercio dei cavalli tra la Siria, l’Anatolia e l’Egitto. Inoltre Salomone rafforzò l’esercito, aumentando la cavalleria e introducendo i carri da guerra. Continuò l’opera paterna di unificazione delle dodici tribù israelitiche in un unico regno, unito dalla religione. Abbellì e fortificò la capitale, Gerusalemme, dove costruì una sontuosa reggia e il Tempio di Sion, i centri del potere politico e religioso del nuovo Stato.

Il Giudizio di Salomone

Nella Bibbia alcuni episodi idealizzano la figura di Salomone per la sua saggezza e sapienza. Il più celebre, divenuto appunto emblematico della sua saggezza, è noto come il giudizio di Salomone. Si racconta che al re si fossero presentate due donne, le quali sostenevano entrambe di essere la madre di un bambino. Salomone, per metterle alla prova, ordinò di tagliare il bambino in due parti e di dare a ognuna una metà. Una donna accettò, mentre l’altra, disperata all’idea che il bambino fosse ucciso, vi rinunciò, supplicando che fosse consegnato vivo alla rivale. Salomone capì che era quest’ultima la vera madre e consegnò il bimbo a lei.

La visita della regina di Saba

Altro episodio celebre fu la visita della regina di Saba, che, secondo la tradizione, si era recata da Salomone, attratta dalla sua sapienza, per sottoporgli problemi ed enigmi che il re d’Israele risolse brillantemente.

Salomone scrisse il libro deo Proverbi, l'Ecclesiaste e il Cantico dei cantici

A Salomone furono attribuiti anche poteri magici, nonché la paternità di migliaia di massime, canti e inni. La tradizione gli attribuì alcuni libri della Bibbia: i Proverbi, l’Ecclesiaste e il Cantico dei Cantici. I primi due contengono sentenze morali e riflessioni sulla vanità dei piaceri e della vita, il terzo contiene i dialoghi tra due innamorati e presenta l’amore come una «scintilla di Dio».

Il tempio di Salomone