- Non possiamo colpevolizzarci per i sentimenti che proviamo, ... i sentimenti
arrivano, non li possiamo “richiedere”; a volte dipendono dai nostri
comportamenti o da quelli degli altri, dalle nostre scelte o da quelle degli altri,
ma di certo non li scegliamo.
- I sentimenti non buoni diventano un problema quando li trasformiamo in
azioni negative, quando lasciamo che prendano il sopravvento...
- Renè scioglie il mostro nel momento in cui RIPARTE DA SE STESSA, riprende in
mano il diario e straccia la parola odio, trasformandola in altre parole “buone”.
- Il perdono non include cancellare quello che è successo, ma è decidere di dare e di darci un’altra possibilità, ... anche per non perdersi quello che ancora potrebbe
esserci di bello.
- Il perdono inoltre ci difende dal lasciarci travolgere dalle emozioni negative, è l'unico modo per far si che queste non prendano il sopravvento e abbiano la meglio
IL PERDONO E' UN'OPPORTUNITA' per chi lo da e per chi lo riceve.
Chi ha subito il male, ha bisogno di perdonare. Il perdono apre nuove strade, cancella i sensi di colpa, i rimpianti, ci libera, ci fa sentire dei grandi.
Chi ha bagliato ha bisogno del perdono per recuperare il suo essere "persona", è come se il perdono, quando lo ricevi, ti restituisse la tua umanità.
C'è comunque una costante: LA PERSONA NON E' MAI L'ERRORE CHE FA.
Va fatta una profonda distinzione, una persona può aver fatto uno sbagio, può aver commesso un crimine anche grave, ma lei non è uno sbaglio.