Confrontiamoci...

Ti capita sicuramente di pensare alla vita dopo la morte,... come la immagini?, secondo te come saremo?

GLI INCONTRI DEL RISORTO

Gesù Risorto incontra la Maddalena

Come si erano conosciuti...

Quando Maddalena incontra Gesù per la prima volta ne esce col cuore squarciato, lo sguardo di Gesù è "puro", disinteressato,   vero, autentico. Da lì inizierà per lei un percorso di grande cambiamento, fino a diventare sua discepola.

Maddalena lo incontra da Risorto

Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l'altro ai piedi, lì dov'era stato il corpo di Gesù.

Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?» Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l'abbiano deposto».

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.

Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse il giardiniere, gli disse: «Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove l'hai deposto, e io lo prenderò».

Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che vuol dire: «Maestro!»

Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro"».

 

Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose.

La trepidazione di Giovanni e Pietro

L'annuncio di Maria fa nescere nei discepoli un desiderio fortissimo di incontrarlo, una sete di verità che li fa "correre" per VEDERE E TOCCARE con mano quanto sperano con tutto loro stessi, Giovanni quasi già raccolto in preghiera, e Pietro con una mano sul cuore, quasi nostalgico di Gesù...

Gesù Risorto incontra i discepoli di Emmaus

I discepoli di Emmaus non riconoscono subito Gesù dal suo aspetto. 

Lo riconosceranno dai gesti e dalle parole, quando pronuncerà la benedizione e quando spezzerà il pane e alzerà il calice: “allora si aprirono i loro occhi…” Da lì tutto riprenderà un senso, tutto avrà nuova luce nuova, e loro non saranno capaci di contenere l’entusiasmo diventando TESTIMONI veri e autentici del Risorto.

Gesù Risorto incontra i discepoli nel cenacolo

Dal Vangelo secondo Giovanni 20,19-29

 

GESU' APPARE AI DISCEPOLI, TOMMASO NON E' CON LORO
Narratore: La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse:

Gesù: “Pace a voi!”.

Narratore: Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo:

Gesù: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”.

Narratore: Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse:

Gesù: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”.

L'incontro tra Gesù Risorto e Tommaso

Narratore: Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: 

Discepoli: “Abbiamo visto il Signore!”.

Narratore: Ma egli disse loro:

Tommaso: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò”.

Narratore: Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse:

Gesù: “Pace a voi!”.

Narratore: Poi disse a Tommaso:

Gesù: “Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!”.

Narratore: Rispose Tommaso:

Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”.

Narratore: Gesù gli disse:

Gesù: “Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”. 

Narratore: Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Uno sguardo attento che sa andare in profondità...

 

La luce orienta lo sguardo dello spettatore direttamente sul costato di Cristo e sulla mano di Tommaso, accompagnata con decisione verso la ferita. 

Il messaggio è chiaro, Gesù vuole accompagnarci nella nostra incredulità, facendosi ancora una volta carne, in un corpo ora  trasfigurato, si fa toccare. Siamo cercati perchè amati. Amati di un amore che non ha limiti, che da tutto, che di fronte ai nostri dubbi di fede non si spaventa ma viene in cerca di noi e si fa “toccare”,  affinché crediamo. E ci riconosciamo nella curiosità che traspare dal viso di Tommaso; nell'emozione che suscita la piega della carne del costato.

Caravaggio ci accompagna nel cenacolo, quasi fossimo anche noi lì ad interrogarci, pieni di dubbi e di paure. Ma il Risorto irrompe, e così facendo scioglie i dubbi e placa le paure, chiamandoci ad osservare questa esperienza meravigliosa, a “toccare con mano” che la resurrezione non è qualcosa da pensarsi come astratto, ma è un’esistenza che prosegue, portando con sé tutta la propria storia  (Gesù ha i segni della passione) con la possibilità di viverla in modo nuovo, non più sottoposto ai limiti dell’esperienza puramente umana.
te chiuse, si fermò in mezzo a loro…) e quindi scioglie i dubbi, placa le paure, infondendo coraggio verso la testimonianza vera e autentica. 

 

Tommaso: dai dubbi ... alla professione di fede più grande

Ci siamo detti che Gesù accetta la croce e la sofferenza in modo consapevole e libero, infatti sceglie di non difendersi dalle accuse. 

Nell'ultima cena afferma "nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici". Ha scelto di donare la vita sacrificandosi per salvarci, per tirarci fuori dalla morte...

Tommaso era un personaggio singolare, come molti di noi ha dubitato. La domenica successiva alla morte di Gesù i suoi amici gli dicono di averlo incontrato  nel cenacolo vivo ... ma Tommaso non c'era. 
Da uomo concreto risponde agli amici: "Se non vedo i buchi sulle sue mani e non metto il mio dito nel suo costato, non sono disposto a crederci"...

La domenica successiva i discepoli sono riuniti nel cenacolo e c'è anche Tommaso. Gesù viene in mezzo a loro "a porte chiuse" di nuovo, mostra mani e piedi a Tommaso, prende la sua mano e gli fa toccare il costato dicendogli: "...non essere più incredulo ma credente". Tommaso risponde: "Mio Signore e mio Dio". E' la prima volta che qualcuno chiama Gesù DIO. 

Dai dubbi più grandi è nata la professione di fede più grande.

LA RESURREZIONE

Cosa sarà per noi la Resurrezione?                                                Come saremo, dove andremo, che cosa faremo?

L'unico modo per provare a rispondere a queste domande è guardare a come era Gesù risorto...

Lente di ingrandimento sulle testimonianze che abbiamo:

* La Maddalena, fuori dal sepolcro vuoto, afferma di aver visto un giardiniere. Solo dopo che Gesù la chiama per nome lo riconoscerà.

* Nel cenacolo: "Venne Gesù a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse "pace a voi. Ai discepoli sembrò di vedere un fantasma, ma Gesù disse: "Guardate le mie mani e i miei piedi..." I discepoli gioirono al vedere il Signore.  

* I discepoli di Emmaus dicono che nel viaggio a piedi si avvicinò a loro un viandante, riconosceranno che era Gesù solo quando a cena spezzera' il pane

LO RICONOSCONO DAI GESTI, DAL MODO DI METTERSI IN RELAZIONE.

GESU' E' ANCORA UMANO, MA LA SUA CORPOREITA' NON E' PIU' SOTTOPOSTA A LIMITE, E' SOLO PER LA RELAZIONE.

GESU' RISORTO PORTA CON SE TUTTA LA SUA ESPERIENZA UMANA: I RICORDI, LE ESPERIENZE, GLI AFFETTI, IL VISSUTO (HA ANCORA I SEGNI SULLE MANI, SUI PIEDI E NEL COSTATO). ORA, IN QUESTA NUOVA CORPOREITA', PUO' VIVERE IN PIENEZZA LA SUA UMANITA'.

Allora possiamo pensare che anche a noi verrà dato un corpo, attraverso il quale potremo non perdere nulla della nostra esperienza umana,... ci ricorderemo degli amici, delle persone care, di ciò che abbiamo vissuto, sofferto, di chi abbiamo amato. Tutto verrà trasformato e potremo vivere pienamente la nostra umanità, in relazione con Dio e con gli altri.

Scheda di sintesi sulla resurrezione.pdf
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