I luoghi della passione in 3d

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Passione, morte e resurrezione di Gesù

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I processi

3. Mc 14,53-65 - Gesù davanti al tribunale ebraico   

 53Condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi

dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54Pietro lo aveva seguito da lontano,

fin dentro il cortile del palazzo del sommo sacerdote, e se ne stava seduto

tra i servi, scaldandosi al fuoco.

55 I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza

contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. 

56Molti infatti testimoniavano il falso contro di lui e le loro

testimonianze non erano concordi. 57Alcuni si alzarono  a testimoniare

il falso contro di lui, dicendo: 58«Lo abbiamo udito mentre diceva:

“Io distruggerò questo tempio, fatto da mani d’uomo, e in

tre giorni ne costruirò un altro, non fatto da mani d’uomo”». 

59Ma nemmeno così la loro testimonianza era concorde. 60Il sommo sacerdote,

alzatosi in mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla?

Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 61Ma egli taceva

e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò

dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?». 

62Gesù rispose: «Io lo sono!

E vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza

e venire con le nubi del cielo».

63Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse:

«Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 

64Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?».

Tutti sentenziarono che era reo di morte.

65Alcuni si misero a sputargli addosso, a bendargli il volto, a percuoterlo

a dirgli: «Fa’ il profeta!». E i servi lo schiaffeggiavano.

Mc 15,1-5 - Gesù davanti a Pilato   (vedi brano nel contesto - passi paralleli)

 1E subito, al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il

sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo portarono

via e lo consegnarono a Pilato. 2Pilato gli domandò: «Tu sei il re dei Giudei?».

Ed egli rispose: «Tu lo dici». 3I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose.

 4Pilato lo interrogò di nuovo dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose

ti accusano!». 5Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato rimase stupito.

Gesu', di fronte alle accuse...

Gesu', dopo l'arresto nell'orto degli ulivi, viene condotto a casa del sommo sacerdote. Quì subisce il processo religioso.

Di fronte alle accuse dei sacerdoti Gesù tace e decide di non difendersi. Di fronte alle domande sulla sua identità "Tu sei il Figlio di Dio?" non rinuncia e afferma di esserlo..."Tu lo dici".

 

A seguire viene portato da Pilato. Anche durante il processo politico di fronte a Pilato, Gesù non risponde alle accuse e decide nuovamente di non difendersi.

Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Tu lo dici». 12E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla. 13Allora Pilato gli disse: «Non senti quante testimonianze portano contro di te?». 14Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai stupito.

 

Ancora una volta però conferma la sua identità di Figlio di Dio.

Pilato gli domandò: «Tu sei il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».

 

 

 

Perchè Gesù sceglie di non difendersi dalle accuse e si autoconsegna?

Gesù decide di entrare nell'esperienza della morte, è l'uomo totalmente buono e totalmente giusto: si autoconsegna alla morte perdonando i suoi accusatori e i romani che lo mettono in croce, consegnando l'umanità alla madre e a Giovanni, per poi affermare "tutto è compiuto".

 

In croce…

-      Gesù prega il Padre abbandonandosi con fiducia, mentre i soldati si stanno dividendo le sue vesti come triste ricompensa del loro servizio.

-      Perdona i suoi persecutori: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno". Egli pone l’ignoranza, il «non sapere», come motivo della richiesta di perdono al Padre, perché questa ignoranza lascia aperta la via verso la conversione.

-      Promette  il paradiso al ladrone pentito: “Oggi, tu sarai con me in Paradiso”.

 

La morte e il male non trovano in lui traccia di peccato, nulla cui aggrapparsi per proseguire il proprio "percorso". Proprio per questo Gesù vince il duello e con la sua morte annienta il male restituendoci la vita con l'esperienza della resurrezione. Un amore così grande, che ama fino al sacrificio di sé e che perdona totalmente annienta il male e fa vincere la vita.  

La croce nell'arte...

Dio ha tanto amato il mondo... da dare suo Figlio